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Per scegliere il finocchio cominciamo dalla forma
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Il finocchio che arriva sulla tua tavola viene chiamato finocchio dolce o comune ed è caratterizzato da membrane bianche sovrapposte e da un sapore dolce e caratteristico. Se la forma è allungata il finocchio viene popolarmente chiamato femmina ed è ideale cotto in umido o bollito. Se ha la forma tondeggiante allora è detto maschio ed è adatto a essere utilizzato crudo perché è meno fibroso e più carnoso. Non c’è nulla di scientifico in questa distinzione: si tratta di un modo di dire popolare che fa riferimento alla “forma” di maschi e femmine.
Le varietà
Puoi trovare in commercio due varietà di finocchio: quello Nostrale (chiamato anche Dolce di Firenze, di Chioggia, di Lecce, di Bologna, Romano) e il Finocchio Grosso d’Italia (detto anche di Sicilia, di Palermo, di Messina, di Napoli, di Reggio Calabria).
Come acquistarlo?
Prima di tutto, scegli finocchi sodi e non ammaccati! Il grumolo deve essere carnoso, pesante e sodo, di color verde chiaro o biancastro, privo di macchie giallastre. Le coste si presentano compatte e ben aderenti tra di loro. Gli steli sono ornati da foglie pennate divise in sottili lacinie a forma di capello. Il profumo è molto caratteristico e persistente, dovuto alla presenza di un’essenza a base di anetolo, una sostanza presente anche nell’anice (da qui la somiglianza di gusto!).
Puoi anche trovare…
I semi di finocchio, dal sapore deciso, adoperati per aromatizzare diverse pietanze come minestre, formaggi, pasticceria, vini e tisane.
Il finocchietto, una pianta aromatica spontanea che cresce nei terreni incolti e si adopera per insaporire gli arrosti e le preparazioni in porchetta.
Lo sai che…
Il termine “finocchio” deriva dal latino foeniculum e significa “piccolo fieno”: pare sia riconducibile al suo odore caratteristico; il termine “maratona” con i quali i Greci indicavano il finocchio selvatico, diede il nome al famoso luogo della battaglia contro i Persiani
Un po’ di storia…
Il finocchio veniva coltivato nei paesi del bacino mediterraneo già in epoche lontane e sicuramente era apprezzato dagli Egizi: fin dall’antichità era adoperato come aroma per le sue proprietà medicinali. Iniziò a essere coltivato come ortaggio a partire dall’epoca di Carlo Magno. Oggi viene consumato soprattutto in Italia e nella Penisola scandinava.
Segreti e astuzie…
Ti senti la pancia gonfia dopo un pasto troppo abbondante? Prova una tisana di finocchio, preparata con un cucchiaio di semi, un gambo con le foglie, un cucchiaino di succo di limone, alcune foglie d’arancio e un cucchiaino di miele.
Scritto da: Julio Antonio Calzoni |
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