Ricette bimby
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MariaD Bimbyna guru
Sesso: Età: 75 Registrato: 01/12/09 17:53 Messaggi: 4667
Interessi: teatro, cucina, decoupage, hobby vari Impiego: docente in pensione
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" A SANT'ANTUONO OGNI PUORCO E' BUONO"
In questo giorno si usa mangiare un po' ovunque carne di maiale.
La CASSOEULA lombarda inizialmente era il cibo rituale per la festa di Sant'Antonio prima di diventare un classico piatto invernale
In particolare, nel mio paese si usa "O FEGATO INT' A REZZA"I
Il fegato di maiale viene tagliato a grossi pezzi ed avvolto nella rezza (rete) cioè nel peritoneo del maiale stesso, unitamente ad alcune foglie di alloro. I pezzi, così preparati vengono fritti nall'olio (un tempo nella sugna) a fuoco dolce fino a farli rosolare. Prima di impiattare, condire con sale e pepe.
Il mio paese era ed è famoso, ancora oggi, per il commercio e la lavorazione della carne di maiale.
Molte persone anziane ricordano che il loro maestro, quando voleva rimproverarli, diceva "Non ce caccio niente pecchè site 'mpastati ca m... (cacca) d'e puoci".
Un tempo, quando ero bambina vedevo numerosi maiali incamminarsi per la strada principale del paese per essere condotti al macello comunale.. Coloro che uccidevano i maiali erano chiamati "accirapuorci" e guadagnavano dalle 5 lire chiamate "palomma" alle 10 lire, a seconda dei capi che venivano uccisi . Ora il macello non c'è più ed è anche scomparso il mestiere dell'uccisore dei maiali. Oggigiorno, presso le tante e rinomate macellerie del paese, arrivano direttamente i vari pezzi del maiale.
Molti privati usavano allevare un maiale dandogli da mangiare patate scaldate e farenella, per poi ricavare abbondanti provviste.
Un tempo si cucinavano anche le patate sotto la cenere
Quante volte me le faceva la mia nonna, ma prima di metterle a cuocere, su ogni patate faceva un taglio a croce, come facciamo ora con il pane che mettiamo a lievitare. Mi diceva sempre: - Così ringraziamo il buon Gesù e le patate non scoppiano -
Il BISCOTTO DI SANT'ANTONIO[IMG]
http://i858.photobucket.com/albums/ab142/mariadauria/biscottodisantantonio.jpg[/IMG]
E' un pane dolce , a forma di treccia . La ricetta è antichissima e tramandata oralmente da madre in figlia.
La treccia rimanda al nodo, simbolo di fedeltà, alleanza , e quindi legame con il santo
Gli ingredienti sono: farina 00, zuicchero, uova, anice, latte, lievito, liquori, olio di oliva, limone grattugiato
UCCELLETTI DI SANT'ANTONIO [IMG]
http://i858.photobucket.com/albums/ab142/mariadauria/uccellettidisantantonio.jpg[/IMG]
Ingredienti
2 tuorli
1 tazzina di olio
2 tazzine di vino bianco
2 cucchiai colmi di zucchero
farina q. b. - 1 cucchiaino di lievito in polvere - scorza grattugiata di limone
per l'imbottitura
marmellata - mandorle tritate - cioccolato fondente - rum - cannella - scorza grattugiata di arancia
Sulla spianatoia formare una fontana con la farina, mettere al centro i tuorli, lo zucchero, l'olio, il vino, il lievito e la scorza di limone. Lavorare l'impsto che deve risultare morbido.
Intanto mescolare la marmellata (preferibilmente quella di uva e di mele) con le mandorle tostate e il cioccolato tritati. Profumate con rum, scorza di arancia e cannella.
Stendere l'impasto in una sfoglia sottile e formare delle strisce lunghe 20 cm e larghe 10; nel centro della sfoglia distribuire il ripieno con cucchiaini; ripiegare e congiungere i lembi dell'impasto con una pressione delle mani
Ritaglare come per i ravioli e cercare di dare una forma di un uccellino. A piacere formare l'occhio con una goccia di cioccolato e praticare dei tagli sulla coda e sul corpo per simulare l'ala.
Adagiare i biscotti sulla teglia infarinata cuocere a 160° per 20/30 minuti circa.
FRITTELLE DI SANT'ANTONIO
Ingredienti
1 kg. di cavolfiore
farina
100 g. di zucchero
olio di oliva - cannella
Pulire il cavolfiore e dividerlo in cimette. lavare in acqua corrente.Lessare in acqua bollente, scolate ed asciugate. Dopo impastellatele nella farina aromatizzata con la cannella e friggetele in olio bollente. appena saranno dorate, togliete e fatele sgocciolare su carta assorbente. Spolverizzate infine con lo zucchero, prima di servire.
Nelle pasticcerie palermitane vengono esposte le teste di maiale di varie dimensioni, realizzate con pasta di mandorle.
Nel Comasco si preparano la RESCA di Sant'Antonio, piccoli biscotti di farina, miele, mandorle
Nel mantovano si cena con salamelle, vino caldo e torta per tutti.
In Emilia Romagna si usa la CIABATTA di Sant'Antonio, un dolce che somiglia ad uin calzare con la suola composta di farina, uova, burro, zucchero, mandorle e un po' di cioccolato per la tomaia.
In Umbria sono molto diffusi i pani.
A Norcia le monache confezionano delle collane con piccole ciambelle dolci. Vengono messe al collo sia dei fedeli che degli animali. _________________
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